“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso…”
Ancora un’altra volta Gesù si allontana, allunga il passo e inevitabilmente l’uomo resta al palo; la mia generazione direbbe che il Maestro ha messo il turbo.
Attenzione però a non confondere questo scatto con un tentativo di fuga, al contrario è lo sguardo protettivo, quasi materno di Dio nei confronti dell’uomo a pronunciare questa frase. Come una madre o un padre che sanno che sta per succedere qualcosa che la mente ed il cuore del figlio non riuscirebbe a cogliere, così Gesù mette in guardia i discepoli.
Il Suo messaggio, chiaro a noi cristiani del 2016, risulta però confuso per i suoi, incomprensibile nella sua chiarezza.
Il Maestro sta annunciando la Sua passione, la Sua Morte e la Sua resurrezione e come possono i discepoli capire ed accettare che Gesù sta andando a sacrificarsi sta andando a morire. “Un poco ancora e non mi vedrete, un poco ancora e mi vedrete…” difficile veramente, per dei pescatori di Galilea, capire il piano di salvezza del Padre. Confusione e sconcerto sono i sentimenti dei discepoli. Il Maestro sta annunciando che andrà via e senza di loro. Gesù sta in pratica annunciando il tempo dell’assenza, del silenzio di Dio.
In realtà è il tempo in cui Dio si rivela pienamente: sulla croce si dona tutto e nel sepolcro si dona a tutti. In questo modo Gesù abita tutti, ma proprio tutti, i luoghi dell’uomo. Come l’uomo Gesù soffre e muore. Come il chicco di grano sparisce nella terra e nel silenzio torna a vivere così il Maestro non rinuncia ad abitare la morte come l’uomo ma al contrario dell’uomo la trasformerà in un esperienza di vita e di vita eterna.
Tutto questo i poveri discepoli come potevano immaginarlo e capirlo?
Come potevano capire che l’andarsene di Gesù segna il passaggio, faticoso ma bello, alla vita adulta libera e responsabile, di chi ama come è amato. Gesù andandosene ci dà la Sua stessa intimità con il Padre e ci abilita a fare il Suo stesso cammino…ma umanamente non possiamo arrivarci per capirlo, per sentirlo, per annunciarlo dobbiamo attendere oggi come allora l’azione dello Spirito Santo.
Claudio