Anche quest’anno, grazie ai numerosi benefattori, possiamo ritrovarci in molti per ascoltare e gustare una serata di grande musica. Tale iniziativa si rinnova per il sesto anno consecutivo e ha sempre avuto, nelle intenzioni delle due Associazioni, uno scopo benefico ben preciso: il sostegno di due grandi opere caritative e cioè l’Ospedale e Ricovero della “Virgen del Socorro” ad Antigua, in Guatemala e la Missione co-fondata da Padre Ernesto Bertani e le Suore dell’Immacolata di Ivrea a Punta de Agua in Argentina.
Abbiamo scelto una tematica particolare: infatti quest’anno ricorrono i 60 anni del Trattato di Roma che ha dato vita alla Comunità Economica Europea, inizio della storia dell’Unione.Oggi però ci accorgiamo che una Europa solo del “mercato” no ha respiro: di fronte alle nuove sfide occorre ritornare ai Padri fondatori, a De Gasperi, Adenauer,
Schumann che pensavano ad una Europa fatta di popoli , di culture, di identità che si incontrano nella comune matrice giudaico-cristiana, cioè di fedi religiose che abbiano a cuore il bene di tutti soprattutto dei più deboli, e che in dialogo si aiutano, progettino un reale cammino per il bene comune dell’uomo in tutti i suoi fattori, senza nulla escludere, come ci sta meravigliosamente testimoniando Papa Francesco.
Proprio Francesco, il 6 maggio dello scorso anno, in occasione del conferimento “del Premio Carlo Magno” diceva così:
“Che cosa ti è successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti e letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro
fratelli? … E’ necessario fare memoria, prendere un po’ di distanza dal presente per ascoltare la voce dei nostri padri”
San Giovanni Paolo II affermava che qualora il Continente europeo perdesse la sua anima cristiana non avrebbe più nulla da significare né da dire.
Ecco allora il titolo di questa serata: “ Europa. 60 anni di unione? La musica unisce i popoli! ”
Il linguaggio universale della musica fa incontrare le persone, spalanca i cuori, li apre all’esperienza del bello, all’accoglienza dell’altro, abbatte i muri avvicinando le sponde dei mari, aprendo le porte di casa.
Con la musica volgiamo sostenere opere di carità per soccorrere gli ammalati ed i poveri.
Padre Ilario Rudello