Non mi sembra che oggi ci sia molto da discutere o ampliare in quanto la parabola la ha già spiegata il Maestro quindi non mi resta molto da aggiungere. Vorrei solo riflettere un po’ sul tema della giustizia, della lotta contro il male che è uno dei temi più impegnativo della nostra storia e come sempre la visione dell’uomo è differente da quella di Dio.
Uomo.
L’uomo concepisce il male come una cosa oggettiva che si possa aggredire e distruggere proprio come la zizzania. La nostra natura ci porta a considerare il male come qualcosa da eliminare fisicamente, strapparlo ed estirparlo dimenticando però che il male è presente – che piaccia o no – in ciascuno di noi. Noi siamo esseri normalmente orientati al bene ma in perenne lotta con il male. Ciascuno di noi è campo di battaglia o se preferiamo terreno in cui si svolge quotidianamente una battaglia tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra lecito ed illecito e se eliminassimo il male è come se eliminassimo una parte di noi stessi.
Dio.
Dio sa che il male è una scelta dell’uomo e parte della sua persona e della sua vita; e quindi nel toccare il male si tocca l’uomo;… e qui si richiede prudenza e distinzioni.
Quello che cambia è l’orizzonte da cui si parte. Noi consideriamo solo un frammento di noi; Dio considera l’uomo nel suo insieme, nella sua interezza. Il Padre sa che la scelta dell’uomo è indispensabile e non la teme perché sa che ha un arma invincibile: la Sua Misericordia. Dio scommette sull’uomo, su ogni uomo indipendente da tutto e sa per certo che anche se stritolato dal male ha sempre la possibilità di orientarsi verso Lui in qualsiasi momento quindi lascia crescere l’uomo fino in fondo, fino alla fine. Non pregiudica l’uomo lo ama e basta. Solo alla fine di una vita vi sarà la scelta definitiva e Dio la aspetta fiducioso. Nel luogo dove svolgo la mia attività pastorale ho il privilegio di essere testimone di come questo sia vero. Vedo amici con un passato terribile volgersi con fiducia disarmante verso il Padre e vedo la Sua Misericordia agire in modo incredibile. Cercatori la zizzania fa parte di noi e solo a noi spetta la decisione di lasciarci stritolare o meno. Dio aspetta e scommette su di noi non scordiamolo.
Vorrei chiudere con un passo di un grande apostolo che di zizzania ne ha seminata moltissima ma che alla fine è diventato un profondo conoscitore di Dio tanto da fondersi con Lui: s. Paolo.
“Dio ha infatti rinchiuso tutti nella disobbedienza, per usare a tutti misericordia” (Rm 11, 33).
Claudio