“Cor ad cor loquitur”
Era il 7 febbraio 2012 quando il vescovo Renato Corti varcava la porta del Collegio degli Oblati Missionari di Rho per venirvi ad abitare. Qui arrivava dopo 20 anni di servizio episcopale alla guida della diocesi di Novara. E qui presso il Santuario della Madonna Addolorata ha chiesto di poter vivere l’ultimo tratto della sua vita, dedicandosi alla preghiera, allo studio e al ministero della Parola, condividendo appassionatamente e in tutto la vita fraterna della comunità dei Padri oblati.
Video omelia arcivescovo Delpini
Oggi – sabato 16 maggio – dal santuario di Rho, la salma dell’amato cardinale viene portata nella cattedrale di Novara, dove martedì prossimo si svolgeranno i funerali e dove verrà sepolto in attesa della risurrezione.
Noi desideriamo insieme salutarlo, sapendo che nella Comunione dei Santi don Renato rimarrà sempre con noi. Ma è un bisogno del cuore questo saluto, che diventa ringraziamento.
La comunità dei Padri oblati riconosce di aver ricevuto un grande dono: ci siamo accorti di aver ospitato un “Angelo” del Signore (cf. Eb 13,2) che ci ha annunciato con la vita e con le parole il Vangelo di Gesù. Abbiamo toccato con mano, vivendo in sua compagnia, cosa significa avere il fuoco nel cuore e la profezia nello sguardo. Abbiamo vissuto otto anni con un uomo di Dio, sperimentando che una delle grazie più grandi che il Signore concede, è quella di far incontrare nella vita un “padre” la cui bocca parli dalla pienezza del cuore (cf Mt 12,34).
Lo accompagniamo ora con la preghiera di suffragio, convinti – così mi piace pensare – che il cardinale Corti in Paradiso si occuperà principalmente dei preti e dei seminaristi. Lo preghiamo perché custodisca la vocazione di ciascuno e ci ricordi sempre che il segreto per una esistenza buona e bella è la profondità della vita spirituale, e che il miracolo da chiedere ogni giorno è quello della santità.
p. Patrizio