Quando i Missionari Oblati si stabilirono presso il Santuario della Madonna Addolorata di Rho, presero in custodia anche l’archivio della fabbrica del Santuario e della sua vita: pellegrinaggi e funzioni religiose. Vi aggiunsero varie notizie sulla nascita e sulla vita del Collegio rhodense e sulle prime missioni popolari. Vennero stilati anche gli elenchi dei partecipanti agli esercizi spirituali. Non mancano neppure brevi profili biografici degli Oblati dalla fondazione fino al 1850, con la recente aggiunta del prezioso Archivio degli Oblati diocesani.
In tal modo oggi il Collegio rhodense può disporre di documenti d’archivio riguardanti la vita della congregazione degli Oblati, in special modo quella della famiglia dei Missionari e della loro rilevante attività. L’archivio dispone, anche se in modo discontinuo e frammentario, di una documentazione relativa ai collegi arcivescovili che a lungo furono retti dagli Oblati: quello di Gorla Minore, di Cantù, di Vimercate, di Seregno, di Porlezza e di San Carlo in Milano.
Un interesse particolare sembra rivestire il fondo di San Sepolcro che raccoglie materiale relativo a confraternite e movimenti laicali, oltre a documenti di sacrestia che possono essere utili per lo studio della vita religiosa del tempo. Preziosa è anche la raccolta di pergamene provenienti dalla soppressione dell’abbazia di Sezze.
Ovviamente, poiché il ministero degli Oblati Missionari di Rho consisteva e tuttora consiste soprattutto nella predicazione, era di grande utilità una discreta biblioteca allestita con libri acquistati, ma soprattutto ricevuti in donazione o ereditati da testamenti vari. All’arrivo della rivoluzione francese assieme alla soppressione del Collegio vi fu anche un sequestro di tanti libri, evidentemente tra i volumi più pregiati.
La biblioteca del Collegio contribuì in maniera determinante nella ricostruzione della sala settecentesca della Biblioteca Ambrosiana, andata distrutta da un bombardamento durante l’ultima guerra.
Una ricca miscellanea di 600 volumi, composta di manoscritti e opuscoli a stampa riguardanti la vita del Collegio, i suoi rapporti con la diocesi e libellistica varia, è stata regalata negli anni ’70 alla biblioteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Dopo tante spoliazioni è giunta però in dono la vecchia Biblioteca degli Oblati diocesani, composta di quasi 5.000 volumi editi tra il Cinquecento e l’Ottocento.
Attualmente la biblioteca consta di circa 60.000 volumi ed è particolarmente ricca di materiale religioso, filosofico e storico. Non manca un discreto numero di pubblicazioni riguardanti la storia milanese. Notevole è il materiale librario di patrologia e di liturgia edito tra il Sei ed il Settecento, mentre per l’Ottocento sembra prevalere il genere enciclopedico di area italo-francese. Per quanto riguarda le pubblicazioni dell’ultimo dopoguerra, l’interesse dei Padri Missionari si è concentrato sugli studi biblici e su quei temi più dibattuti nell’imminenza del concilio Vaticano II e degli anni che ne hanno visto la sua faticosa attuazione.
Gli studiosi che desiderano accedere a tale patrimonio culturale lo possono fare su appuntamento.