Certo che Gesù sarà anche il figlio di Dio ma in economia e gestione aziendale non è sicuramente un genio. Ai nostri giorni sarebbe sicuramente un grande sindacalista, riesce a pagare lo stesso stipendio anche ai furbetti dell’ultima ora alla faccia di sgobba di più.
Economista.
No proprio non ci siamo con le regole del mercato e dell’economia, anzi. Già vedo la faccia degli esperti di affari economici sbiancare di fronte al l’atteggiamento di Gesù. Non si può e non si deve trattare alla pari chi ha lavorato tutto il giorno e chi solo l’ultima ora. Umanamente è sbagliato. Si privilegia chi è furbo ai danni di chi è onesto. Non si possono dire certe cose e soprattutto non si possono fare. Gesù però è e rimane un provocatore, un ribelle, un non politicaly correct. Per provare ad entrare nel racconto dobbiamo ragionare al contrario.
Capovolgere
Proviamo a pensare che il tempo per il Maestro ha un valore minimo esce infatti quasi ogni ora per cercare operai non guarda le convenzioni guarda al bisogno. Questi uomini hanno tutti un bisogno comune, quello di lavorare. Sul perché alcuni arrivino prima ed altri dopo è meglio non indagare ma noi che siamo maliziosi ed invidiosi pensiamo che chi arrivi tardi abbia dormito di più. Ma la realtà può essere differente. Che ne sappiamo se l’operaio delle 9 arriva tardi perché i mezzi che lo trasportano sono in ritardo; che ne sappiamo se quelle delle 12 non abbia prima adempiuto a qualche commissione importante oppure arrivi da molto lontano perché lavoro vicino non vi è; che ne sappiamo se quello delle 17 ha dovuto prima badare ad una famiglia affaticata magari da un disabile che non può essere lasciato solo dall’alba al tramonto? No amici noi non sappiamo nulla di loro, sappiamo solo che giungono in ritardo alla ricerca ma il vero motivo non lo conosciamo. Eppure la nostra arroganza ci fa pensare che siano dei pigri, dei furbetti. Non sappiamo nulla invece delle fatiche e dei disagi che possono aver sopportato ed affrontato per esserci, per sperare di ricevere almeno un minimo che permettesse loro di sopravvivere, di tirare avanti e non sappiamo nemmeno se abbiano contrattato il salario o se siano disposti ad accettare quello che viene. Nulla non sappiamo nulla. Sappiamo solo che dà fastidio vederli trattati con misericordia perché non se lo meritano. Hanno lavorato meno!
Per fortuna Gesù non è di questa pasta. Per fortuna per Gesù la cosa importante è che ci siano e siano disponibili anche solo per poco tempo.
Così il nostro incontro con Lui.
Non importa quando nella vita lo si raggiunga se all’alba o a mezzogiorno o al tramonto. Non importa se siamo stati “puntuali” o se siamo arrivati tardi affaticati e feriti dalla vita l’importante è aver risposto alla sua chiamata.
Smettiamola di giudicare gli altri secondo i nostri parametri perché è evidente che non sono i parametri di Gesù. Possiamo arrivare all’incontro alle 17.00 trafelati, sudati, malconci, delusi, disillusi, abbattuti da una serie di fatiche e di dubbi di paure e di ferite, possiamo esserci arrivati senza nessuna speranza di lavoro ma abbiamo avuto il coraggio di esserci, di rispondere e di affidarci alla sua Misericordia, il resto è opera Sua. Sarà pur libero di decidere come spendere il suo “denaro” e stiamo certi, cercatori, che lo farà sempre a nostro favore.
Claudio