Questo brano sarebbe bello vederlo da alcuni punti di vista: quello degli sposi, quello degli invitati, quello di Maria e Gesù e quello dei servi.
Sposi.
Giornata faticosa, importante e totalizzante. Tutto deve andare bene, la cerimonia, il banchetto, le attenzioni per gli ospiti…insomma occhi per tutto ma attenzione per poco. Molto frastuono, sono al centro del palcoscenico ma incredibilmente non vengono menzionati.
Invitati.
Partecipano alla festa sono li per quello. Forse alcuni fra loro saranno anche attenti alla cerimonia, pregheranno per gli sposi ma essenzialmente sono li per festeggiare. I loro sguardi sono concentrati sui tavoli, sulle portate e perché no anche sul vino che rende tutto così allegro e contribuisce al risultato positivo. Sono così attenti e presi proprio dal vino che nemmeno si accorgono che scarseggia.
Maria e Gesù.
La donna attenta per vocazione si accorge che qualcosa sta per rovinare la festa, il Figlio più attratto dalla festa – come tutti gli ospiti – forse no. Maria decide in autonomia che non si può interrompere la bellezza di questo momento e usa la sua autorevolezza sul figlio per fare in modo che la bellezza del momento non si interrompa. Gesù di contro e controvoglia obbedisce alla madre iniziando così volente o nolente la Sua predicazione.
Servi.
Chissà le facce??? Loro sanno da dove arriva il vino. Sanno e devono tacere. Uno – perché nessuno gli crederebbe. Due – perché la bellezza della festa non può e non deve essere rovinata.
Senso.
Ecco dove è il senso di questo evento con così tanti attori e tanti punti di vista. La bellezza dell’incontro non deve essere interrotta nemmeno dall’impreparazione dell’uomo.
Il matrimonio sarà stato programmato, preparato e organizzato a lungo eppure…qualcosa non va. Forse c’erano troppi ospiti, forse hanno bevuto di più, forse qualche anfora sarà stata inavvertitamente rovesciata…non sappiamo ma sappiamo che la programmazione non ha funzionato, che tutto poteva finire male ed interrompere la bellezza della festa.
Questo però non è possibile se in mezzo c’è Gesù. Perché è proprio Gesù a sostenere la bellezza dell’incontro…con vino o senza vino.
Gesù è l’incontro per definizione è la bellezza che sostiene la festa, anche se marginale, anche se apparentemente al lato della scena. Il Suo amore per la sua creatura è tale che non gli ruberà mai la scena ma sicuramente impedirà che per la sua/nostra distrazione la festa si possa rovinare. Il bello deve sempre continuare…