Ma veramente? Ancora siamo a questo ? Ancora crediamo che basti inchinarsi a qualcuno che promette di farci belli e potenti perché questo si avveri. Ancora così ingenuamente illusi da essere presi in giro così facilmente? Eppure siamo adulti e consapevoli, siamo esseri pensanti e ci riteniamo così intelligenti da ritenere che siano sempre gli altri a non capire…
Propedeuticità.
Il male ha una sua logica. Il male ha un suo percorso e una sua didattica ed è talmente abile da illuderci. Se guardiamo bene il percorso della tentazione cui è sottoposto Gesù si può, sullo sfondo, cogliere il cammino che il demonio ci vorrebbe far iniziare. Si inizia con il “ fammi vedere cosa sei capace di fare..”. Uomo sei bravo, sei competente trasforma i sassi in pane. Oggi abbiamo la tecnologia, le conoscenze per fare cose inimmaginabili forse anche per ricavare pane dai sassi e allora facciamolo vedere che se vogliamo possiamo. Subito dopo questa dimostrazione però ci viene chiesto di più. Puoi controllare la materia sei in grado di controllare anche gli altri ? “ Buttati tanto arriveranno gli angeli ad impedirti di sfracellarti “. Arriveranno perché loro sono al tuo servizio. Sono o non sono i tuoi custodi, non permetteranno mai che tu coscientemente possa farti del male altrimenti che custodi sarebbero?…Infine il passo più distruttivo; controlli la materia, controlli gli altri…consegna te stesso. A cosa serve la tua libertà dammela e vedrai che ti farò diventare quello che ti spetta…governerai il mondo! Finalmente il mondo potrà diventare un luogo fantastico perché tu, onnipotente uomo lo comanderai. Il prezzo è minimo è la tua libertà per controllare quella degli altri.
Vattene.
Nella sua semplice diabolicità il demonio disorienta. Fantastiche le repliche e fantastico è Gesù che all’inizio sta buono poi si arrabbia fino ad incazzarsi veramente ed esplode con quel l’imperativo categorico che non ammette repliche: vattene. Di fronte a questo il diavolo non ha altre argomentazioni, riconosce che la libertà di Gesù non è trattabile e disarmato se ne va. Attenzione se ne va ma tornerà presto perché non basta vincere una battaglia, la guerra è lunga, costante. Tornerà nei momenti di fragilità, nelle ferite della vita, nei giorni cupi ma anche in quelli splendenti. Tornerà perché ha un bisogno disperato di sentirsi padrone della tua libertà. L’esatto contrario del Maestro che non cerca di possederti, di privarti di quel dono immenso che è la tua umanità ma che al contrario ha vestito se stesso della stessa identica umanità per ricordarci che alla fine l’ultima parola o l’ultimo gesto sarà solo nostro. Noi abbiamo la facoltà di dire, pur nella complessità e incoerenza delle nostre vite, Vattene, oppure potremmo semplicemente inchinarci e scoprire così il grande inganno…ma allora sarà forse tardi.
Claudio