18 aprile 2021
III DOMENICA DI PASQUA (B)
Giovanni 14,1-11
Riflessione a cura di don Erminio Villa.
1. Gesù è la via
Perché ci svela l’amore autentico, che ci chiede di non fare i nostri interessi, amando, ma quelli della comunità e dei fratelli di cui ci mettiamo a servizio.
Non abbiate paura, non sia turbato il vostro cuore: sono le parole di apertura del Vangelo, le parole primarie del nostro rapporto con Dio e con la vita, quelle che devono venirci incontro appena aperti gli occhi, ogni mattina.
Gesù ha una proposta chiara per aiutarci a vincere la paura: Abbiate fede, nel Padre e anche in me. Il contrario della paura non è il coraggio, è la fede nella buona notizia che Dio è amore, e non ti molla; la fede in Gesù che è la via, la verità, la vita.
Tre parole immense. Inseparabili tra loro. Io sono la strada vera che porta alla vita. La Bibbia è piena di strade, di vie, di sentieri, piena di progetti e di speranze. Felice chi ha la strada nel cuore, canta il salmo 84,6. I primi cristiani avevano il nome di “Quelli della via” (Atti 9,2), quelli che hanno sentieri nel cuore: percorrono le strade che Gesù ha inventato e camminano seguendo un sogno, senza fermarsi. E la strada ultima, la via che i discepoli hanno ancora negli occhi, il gesto compiuto poco prima da lui, è il maestro che lava i piedi ai suoi, amore diventato servizio.
2. Gesù è la verità
Nel modo in cui ci ama, ci rivela la natura stessa di Dio, Padre: “Dio è amore” (1 Gv 4,8). Provare compassione, avere misericordia non sono tratti di un cuore debole o atteggiamenti di una persona perdente che non farà mai strada perché non pensa solo o prima di tutto a se stessa, ma sono tratti della vita stessa di Dio e sentimenti e atteggiamenti prodotti in noi e consolidati dallo Spirito di Gesù.
Non dice di avere la verità, ma di essere la verità, di esserlo con tutto se stesso. La verità non consiste in cose da sapere, o da avere, ma in un modo di vivere. La verità è una persona che produce vita, che con i suoi gesti procura libertà. «La verità è ciò che arde» (Ch. Bobin), parole e azioni che hanno luce, che danno calore. La verità è sempre coraggiosa e amabile. Quando invece è arrogante, senza tenerezza, è una malattia della storia che ci fa tutti malati di violenza.
La verità dura, aggressiva, la verità dispotica, «è così e basta»; la verità gridata da parole come pietre, quella dei fondamentalisti, non è la voce di Dio. La verità imposta per legge non è da Dio. Dio è verità amabile.
3. Gesù è la vita
Egli ci trasmette questa misura di amore in dono, con la consegna di sé nell’Eucaristia e l’invio del suo Spirito, e chi ama così vive veramente perché “chi avrà tenuto per sé la propria vita la perderà, e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà” (Mt 10,39). Davanti a queste parole si prova come una vertigine: sono parole enormi, inspiegabili per noi. Il mistero dell’uomo si spiega con il mistero di Dio, la mia vita si spiega solo con la vita di Dio. Il nostro segreto è oltre noi.
Nella mia esistenza c’è una equazione: più Dio equivale a più io. Più vangelo in me vuol dire più vita in me, vita di una qualità indistruttibile. Il mistero di Dio non è lontano da te, è nel cuore della tua vita: nei gesti di nascere, amare, dubitare, credere, perdere, illudersi, osare, dare la vita…
La vita porta con sé il respiro di Dio: in ogni nostro amore è Lui che ama. Chi crede in me anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste. Falsa religione è portare Dio nella nostra misura, vera fede è portare noi stessi nella misura di Dio.
-- don Erminio